Anticamente, il borgo di Esanatoglia in provincia di Macerata, si chiamava Santa Anatolia (o Santa Natoglia), infatti l’attuale nome nacque nel 1862 dalla combinazione tra Aesa e Anatolia, rimpiazzando così il nome del castrum medioevale di Santa Anatolia, martire del III secolo d.C. Digradante in una vallata che confluisce in quella dell’Esino, tra il Monte Gemmo e il Monte Corsegno, questo comune dell’entroterra marchigiano sorge a circa 450 m s.l.m., è racchiuso dalle mura castellane lambite dal fiume Esino e conserva ancora numerose case medievali. Nel 1201 intraprese una guerra con Matelica, passò nel 1328 sotto Berardo di Gentile da Varano e, successivamente, fu dei Visconti, di Francesco Sforza e dei Varano da Camerino per poi tornare, ai tempi di Paolo III, alla Chiesa. Esanatoglia è la patria del pittore Diotallevi di Angeluccio, vissuto nel secolo XIV e appartenente al periodo del tardo gotico in cui si concentrò la sua attività artistica, che aderì alla scuola dei pittori di Fabriano. Alcune opere dell’artista sono presenti presso la Chiesa della Madonna della Misericordia di Esanatoglia e nella chiesetta di S. Caterina.

Passeggiando per Esanatoglia

Passando sotto la torre di ingresso di Esanatoglia si giunge al centro abitato e si continua su corso Vittorio Emanuele che sfocia in una piazzetta dove, a sinistra, troviamo la Chiesa di S. Maria e, a destra, il Palazzo del Pretorio, risalente al ‘200 e che conserva ancora alcune arcate gotiche. Proseguendo la passeggiata sulla via principale si sale rapidamente, attraverso delle gradinate, e si raggiunge una fontana pubblica risalente al ‘200; oltrepassata la fontana si raggiunge uno spiazzo dal quale, volgendo a destra, si raggiunge la parte più antica del borgo in cui si trova la Pieve di S. Anatolia, sorta sulla sepoltura della martire, di fondazione romanica con un bel portale anch’esso del 1200 e con il suo campanile che svetta alto sul profilo del paesino.

Uscendo da Porta della Pieve verso la vallata si possono notare l’antica Cartiera e una delle prime concerie dell’era industriale. Con i suoi molteplici campanili, la Torre di Sant’Andrea, gli edifici di origine medievale e rinascimentale, la fornace quattrocentesca e le viuzze lastricate, Esanatoglia è un borgo ancora poco conosciuto ma che raccoglie in sé il meglio delle Marche, una regione sempre piena di novità da scoprire.