Andiamo a scoprire le bellezze della città di Offida

Offida è un borgo medievale in provincia di Ascoli Piceno. E’ caratterizzata da una pianta irregolare, dovuta allo sperone roccioso su cui il borgo è sorto, tra i due rami del torrente Lama, affluente del Tronto.

Pare che le origini del borgo di Offida siano antichissime, addirittura risalenti all’età della pietra con i Pelagi o gli Etruschi, mentre altre fonti, fanno risalire la nascita del paesino all’epoca della dominazione longobarda nel Piceno, nel VI sec. d.C.

Offida: i monumenti da vedere

Offida, che dal 2008 è inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia, ha un centro storico racchiuso all’interno delle mura castellane, risalenti al XII sec. che, erano formate da alti muraglioni intervallati da torri quadrate. All’angolo nord-est si delineava un torrione quadrato che rappresentava la porta principale del castello alla quale si accedeva, probabilmente, attraverso un ponte levatoio. Erano presenti altre due porte, una a Nord-Ovest denominata di S. Giovanni, un’altra a Sud-Ovest detta della Fontana. Purtroppo è rimasto ben poco delle antiche mura perché il terremoto del 1943 contribuì a rovinare quanto ne rimaneva ed in seguito anche il vecchio muraglione fu demolito.

Altro monumento da vedere nel borgo di Offida è la “nuova” Rocca, visibile ancora oggi. Fu costruita alla fine del XV secolo per proteggere gli offidani dai continui scontri con gli ascolani. Il progetto, prima attribuito a Giuliano da Sangallo (1445-1516), da studi più recenti risulta opera dell’architetto fiorentino Baccio Pontelli (1450-1492), familiare e mazziere del Papa Innocenzo VIII del quale è ancora visibile uno stemma posto sull’alto della Rocca.

Molto bello è anche il Palazzo Comunale, risalente all’XI-XII sec., costruito in laterizio e composto da piano terra, primo piano e da una torre trecentesca, incorniciata da merli a coda di rondine; il portico dà sulla piazza centrale ed è sorretto da colonne sormontate da capitelli in travertino. Pare che esistesse un vecchio teatro all’interno del Palazzo Comunale che rimase in funzione finché non venne costruito l’attuale Teatro Serpente Aureo, nel 1820, su disegno di Pietro Maggi. L’ingresso si trova proprio sotto al portico del Palazzo Comunale e il teatro venne ampliato e decorato poco dopo l’unità di Italia con stucchi dorati e dipinti a tempera. La pianta “a boccascena” o a “ferro di cavallo” è ancora tipica dei teatri settecenteschi e conta tre ordini di diciassette palchetti e un loggione. Nel 1991 hanno avuto inizio alcuni lavori di adeguamento dei servizi e degli impianti terminati nel 2002 con la riapertura del teatro, che attualmente, viene utilizzato per le manifestazioni culturali e per i Veglionissimi di Carnevale.

Un importante aspetto della tradizione storica offidana è la manifattura del merletto a tombolo, di cui esiste un museo molto interessante che comprende anche il museo delle Tradizioni Popolari e la Pinacoteca Comunale che costituiscono un vero e proprio polo culturale.