Ancona, il Monte Conero e le Affascinanti Leggende

 

Nelle vicinanze di Ancona, si erge maestoso il Monte Conero, un piccolo rilievo appenninico di 572 metri che si affaccia con maestosità sul mare. Tuttavia, le sue meraviglie non si limitano alla natura, ma si intrecciano con leggende affascinanti che ne amplificano il mistero.

 

Il monte Conero deve il suo nome a una leggenda che narra di un pescatore di nome Conero.

Quest’uomo avvistò un giorno un delfino, ma gli altri pescatori lo catturarono, scatenando l’ira degli dei che fecero infuriare una tempesta. Conero, mosso da compassione, liberò il delfino e chiese perdono agli dei. La tempesta si placò, e il delfino condusse i pescatori verso un approdo sicuro, il monte Conero, che fu così nominato in onore del coraggioso pescatore.

 

Una delle leggende più affascinanti del Conero coinvolge la sirena Mitì.

Questa giovane donna, figlia di un pescatore, trascorreva le sue giornate sulla riva del mare. Aveva sognato che dal mare sarebbe giunto il suo sposo per condurla a una vita di gioia e amore. Ogni giorno, Mitì cantava, aspettando il suo promesso sposo.

 

Un giorno, una piccola barca approdò, e un giovane ne scese. Mitì lo abbracciò, credendo fosse il suo promesso sposo. Ma il giovane le disse che era destinato a sposare una ragazza di nome Azzurrina. La barca salpò con il giovane a bordo, mentre Mitì si immerse nelle acque del mare continuando a cantare il suo languido canto d’amore. Secondo la leggenda, il suo canto continua a echeggiare nelle profondità del mare, e alcuni affermano di averla vista, una sirena dai capelli dell’azzurro del mare e il corpo coperto di squame.

 

Il Monte Conero è anche il palcoscenico di molte altre leggende, tra cui la storia di un tesoro nascosto in grotte ormai chiuse dalle frane.

La leggenda narra anche di una gallina con 12 pulcini d’oro nel Buco del Diavolo. Solo chi conosceva il nome della gallina e lo scriveva con il proprio sangue sulla roccia poteva salvarsi, trovando un sentiero che conduceva a una bellissima fanciulla che tesseva fili d’oro.

 

Un’altra storia racconta di una principessa veneta rapita da pirati e imprigionata nella Grotta degli Schiavi in attesa di un riscatto. Tuttavia, la giovane fu lasciata sola, e il mattino successivo si era trasformata in una sorgente d’acqua fresca.

 

Infine, vi è la leggenda di una sirena malvagia che attirava i marinai con il suo incantevole canto e li imprigionava nella Grotta degli Schiavi, torturandoli con l’aiuto di un demone. A causa della sua malvagità, il demone fu trasformato in pietra, spaccandosi in due e diventando i due faraglioni noti come gli Scogli delle Due Sorelle.

 

Il Monte Conero è un luogo intriso di storia e mistero, dove la bellezza naturale si intreccia con il fascino delle leggende. Queste storie conferiscono ulteriore magia a questo splendido angolo delle Marche.

 

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