Il Monte Conero è un luogo di particolare magia e bellezza. Ma non tutti sanno che oltre al suo straordinario paesaggio naturale,  la riviera del  Conero nasconde un fascino che deriva da numerose leggende legate ai suoi luoghi più suggestivi.

Voglio quindi raccontarvi i segreti di alcuni posti meravigliosi.

Le Due Sorelle: molte sono le leggende che orbitano attorno a questi due scogli. La più singolare è senza dubbio quella di una Sirena, che attirava con il suo canto seducente i marinai all’interno della grotta degli Schiavi, dove i poveretti venivano imprigionati. Alleato della perfida Sirena era un Demone marino, che per le sue malefatte venne trasformato in pietra e diviso in due: le due Sorelle.

Grotta degli Schiavi: Le leggende raccontano che i pirati, molto attivi in questa parte dell’Adriatico,  fossero soliti utilizzare tale grotta come “deposito” di schiavi, i cui lamenti potevano essere uditi da grande distanza; tra di essi, un giorno giunse una bella principessa veneta, che triste per la lunga permanenza, si consumò per il suo stesso pianto, andando a formare una sorgente di acqua purissima che ancora oggi si getta nel mar Adriatico.

Grotta del Mortarolo: Il luogo isolato, facilmente accessibile da un sentiero del parco del Conero, nasconde un’inquietante leggenda: sembra infatti che sul terreno si possono notare alcuni sassi disposti in modo da formare la figura di un uomo sdraiato i quali, pur se spostati, tornano nell’arco di una notte nell’originaria collocazione.

Buco del Diavolo: anche detto Buco della Paura, è un inquietante cammino sotterraneo nei pressi di Camerano. Una tradizione ricollegabile ai miti pagani, narra che, percorrendolo interamente, si arriverebbe in una grande stanza con al centro un altare, su cui si troverebbe una chioccia d’oro attorniata da dodici pulcini: ma lo sventurato non potrà mai tornare indietro se non scoprirà il vero nome del Demonio e non lo scriverà sulla roccia con il proprio sangue. Paura?

Lago Profondo: si racconta dell’esistenza di un piccolo fiume, il Budello del Profondo, che attraversava il Conero collegando il lago con Porto Recanati. Pare inoltre che una sette segreta con sede a Portonovo usasse gettare in questo lago i cadaveri dei nobili i quali si ostinassero a praticare il deplorevole rituale dello ius primae noctis.

Grotte Romane: le grotte scavate da schiavi romani, nascondono numerose leggende. Una di esse narra di un tesoro, che nessuno cercò mai di recuperare perché difeso dalle anime dei cavapietre morti nella cava; un’altra ricorda una rivolta, soffocata nel sangue, ma dai caratteri brutali: pare che in prossimità della roccia chiamata “cassa da morto”, gli schiavi abbiano fatto morire i loro aguzzini dentro la loro tomba, appositamente scavata per l’occasione.

Vi abbiamo incuriosito?

Tratto dal sito (www.conero.it)