Itinerario Giacomo Leopardi: guardiamo Recanti con Leopardi
Proponiamo un itinerario diverso: l’itinerario Giacomo Leopardi, per darvi uno scorcio diverso di Recanati. Porto Recanati è la cornice ideale per chi desidera vacanze che uniscano un panorama mozzafiato a divertimenti e confort, con nove chilometri di spiagge, le sue acque cristalline e il monte Conero sullo sfondo.
Il fascino di Recanati può essere compreso solo se lo si guarda con gli occhi di uno dei massimi poeti italiani. E se lo si descrive con le parole di chi, sin da giovane, ha saputo narrare di questi luoghi nelle sue composizioni in modo da caratterizzarli nelle menti di quanti ne hanno letto gli scritti.
Questo, pertanto, non vuol essere semplicemente un tour virtuale alla scoperta della Recanati turistica, classica, questo è l’ itinerario Giacomo Leopardi, una Recanati vista con gli occhi del poeta.
“La donzelletta vien dalla campagna” citava il poeta, così il nostro itinerario Giacomo Leopardi inizia dalla piazza che accoglieva la fanciulla di ritorno dalle campagne ne ” Il Sabato del Villaggio”.
Qui troviamo il palazzo, dimora del poeta, con le sue linee semplici e signorili a spiccare, nella sua eleganza, all’interno di un contesto dove le persone si riunivano un tempo, dove c’erano bambini a gridare e giocare, mentre vecchiette filavano sulle scalinate.
Sul lato nord della piazza c’è la Chiesa di Santa Maria di Montemorello, dove il poeta ricevette il battesimo, mentre ad est troviamo il “paterno ostello” cui il poeta “porgea gli orecchi al suon della tua voce”. Questo il luogo in cui dimorava Silvia. Una lunga costruzione in parte era adibita a scuderia, descritta fra le righe della poesia “A Silvia”, composta in memoria della giovane Teresa Fattorini, morta giovanissima.
Nel nostro itinerario Giacomo Leopardi troviamo poi, distaccata dalle costruzioni centrali, la torre da cui il “Passero Solitario” andava “cantando vai finché non muore il giorno “.
Posta all’interno del complesso della chiesa di Sant’Agostino, risalente al XIV secolo, questa chiesa venne edificata su una preesistente costruzione romanica e, seppure vi siano ancora tracce dello stile gotico con cui fu innalzata, il successivo restauro la spogliò delle sue ricchezze per ricondurla ad una certa sobrietà , così come si mostra a noi oggi.
Infine, a conclusione del nostro itinerario Giacomo Leopardi, avanziamo nell’entroterra marchigiano dove “interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi” ci accolgono su di un “ermo colle”. Osserviamo così il Monte Tabor, il colle di Recanati che si affaccia verso sud da cui si domina un bellissimo panorama verso i Monti Sibillini. Questo è il luogo de “L’infinito” nella cui “profondissima quiete” il poeta si immergeva. Così il turista può concludere questo itinerario Giacomo Leopardi, portando negli occhi una Recanati vista con le parole del poeta.