Le grotte di Osimo

Osimo è una città in provincia di Ancona che dista dal nostro Residence solo una mezz’ora di macchina.

Gli antichi dicevano fosse bella e ricca di segreti, sicuramente è ricca d’arte e di storia. Ex colonia romana, si chiamava Auximum, e oggi ogni angolo della città richiama questo periodo storico.

Ma forse la parte più affascinante e ricca di mistero non è tanto quella in superficie, ma quella sotterranea: ovvero le grotte di Osimo.

Ph: Destinazione Marche

Circa 2.500 anni fa, i popoli antichi cominciarono a scavare la collina in profondità per farvi percorsi difensivi e passaggi segreti, rifornirsi d’acqua e sopravvivere.

I percorsi guidati che vi accompagneranno alla loro scoperta sono 4:

Cantinone
Piazza Dante
Riccioni
Simonette

Cantinone – Le Grotte del Cantinone si snodano per 300 m al di sotto del Mercato Coperto e del Santuario di San Giuseppe da Copertino.

Troverete, sulle friabili pareti di arenaria, i segni del lavoro dell’uomo. La loro origine potrebbe essere molto antica e risalire addirittura ai Romani e ai Piceni, come suggeriscono gli antichi pozzi con le pedarole.

Non preoccupatevi se nei crocevia rimarrete un po’ disorientati: un tempo lo scopo principale era proprio quello di disperdere eventuali intrusi e nemici. Oggi però la guida vi aiuterà a non perdervi!

Vedrete molti bassorilievi e figure incise, di tipo religioso e che esprimono un uso rituale di culto. Probabilmente è qui, infatti, che i frati scendevano per ritrovarsi in preghiera o per restare soli nel più assoluto silenzio.

Ph: Osimo turismo

Piazza Dante – Scendendo nelle vecchie cantine dell’elegante Palazzo Fregonara-Gallo, troverete le Grotte di Piazza Dante. Disposte su due livelli di profondità, a 10, 5 metri dalla piazza da cui prendono il nome, queste grotte sono storicamente più recenti, ma rimarrete comunque sorpresi dalla presenza di altorilievi e di simbologie a carattere esoterico, inquadrabili tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Nei palazzi affacciati sulla piazza, hanno vissuto personaggi legati alla carboneria e affiliati a logge massoniche, come il Conte Cesare Gallo. Molto probabilmente questi nobili scendere per incontrarsi nella sala circolare sotterranea e svolgere rituali di tipo iniziatico.

Durante la Seconda Guerra Mondiale queste grotte, come altre, furono anche adibite a bunker antiaereo: leggerete infatti tantissimi nomi e date incise sulle pareti, a testimonianza di quei tempi difficili.

Ph: Osimo turismo

Riccioni – Dalle cantine di Palazzo Leopardi è possibile accedere alle Grotte Riccioni. Anche se d’estensione più limitata, sono estremamente particolari e ricche di simboli templari. Bellissima è la sala circolare, a forma di stella, che evoca tuttora un’aura di mistero e segretezza. Gli officianti, seduti nei cinque scranni scolpiti nella roccia, avrebbero potuto da quella posizione solo udire le voci degli altri senza però potersi vedere in viso.

La Grotta, di proprietà della famiglia Riccioni, non è illuminata artificialmente. Raccomandiamo quindi di portarsi una torcia, nonostante il percorso sia sempre guidato.

Ph: Osimo turismo

Simonetti – Queste grotte si trovano sotto il Palazzo Hercolani Fava Simonetti. Conserva il simbolo della Triplice Cinta, probabilmente la meglio conservata in Italia fra quelle finora rinvenute. Si dice che i Cavalieri Templari la utilizzassero per contrassegnare un luogo a loro sacro o indicare la concentrazione di particolari energie telluriche.

Tra le croci a otto punte invece, colpisce una croce realizzata in cotto che appare incastonata nell’arenaria. Queste simbologie sarebbero legate ai Gerosolimitani e Ospitalieri di Malta, ordini discendenti dai Cavalieri Templari di cui hanno fatto parte alcuni membri delle nobili famiglie Sinibaldi e Simonetti residenti nel palazzo.

Esplorando le profonde gallerie, ad un certo punto, ci si imbatte in una piccola fessura dentro una nicchia posta al di sotto della sala circolare presente nella grotta. È affascinante pensare come questa apertura potesse permettere ad eventuali adepti di ascoltare, ma non di vedere in volto i partecipanti della riunione.

La Grotta Simonetti è di proprietà privata, per cui non è illuminata artificialmente come lo sono le Grotte del Cantinone o di Piazza Dante e per visitarla è bene portarsi una torcia, nonostante il percorso sia sempre guidato e suggestivamente illuminato dalle candele.