Gradara è un piccolo comune in provincia di Pesaro-Urbino, di circa 4.700 abitanti, situato nell’entroterra collinare marchigiano-romagnolo, non distante dal mare. La storia di Gradara è indissolubilmente legata al suo castello, che divenne proprietà, attraverso i secoli di varie e importanti famiglie come i Malatesta, gli Sforza e i Della Rovere.

Il torrione principale del castello, venne costruito intorno all’anno 1100 dalla famiglia dei De Griffo, che caduti in disgrazia persero il favore del Papato. Il Papa affidò, quindi, la Curte Creatarie a Malatesta da Verrucchio, capo dei Guelfi in Romagna, che divenne il capostipite della dinastia dei Malatesta. I Malatesta, fecero costruire le cinta murarie e riuscirono a sottrarre il castello dalla  Curte Cretarie del pontificato e a farlo diventare una proprietà della loro casata. Fu la famiglia dei Malatesta a compiere lavori sul castello e a dargli la sua struttura attuale. Il castello ha una struttura architettonica di stampo militare, poi con i Malatesta, divenne una residenza ricca di comfort e arte, come erano le tipiche corti rinascimentali, con dipinti rappresentanti l’età classica e la mitologia greca. Il casato dei Malatesta dominò Gradara fino al 1463, quando Sigismondo Pandolfo Malatesta venne scomunicato dal Papa e si scontrò col duca di Montefeltro, duca di Urbino.

Il castello nel 1463, venne consegnato in vicariato dal Papa alla famiglia Sforza. Giovanni Sforza fece fare numerosi lavori di abbellimento al castello, molto probabilmente in occasione della venuta di Lucrezia Borgia, la figlia di Papa Alessandro VI, che soggiornò al castello per un breve periodo.

I Della Rovere, furono gli ultimi signori ai quali venne affidato il castello. La cura del castello venne affidata alle mogli. In particolare, ricordiamo Vittoria Farnese. Il dominio dei Della Rovere, durò fino al 1630, poi il ducato tornò nelle mani della chiesa.

Visita all’interno del Castello di Gradara

Visitare il castello di Gradara, equivale a tornare indietro nel tempo. Un’atmosfera romantica, tempi di grandi lotte, potenti famiglie, ricchezza, nobilita, amore, odio. Il castello è formato da due cinte murarie: quella più esterna è fatta da torrioni quadrati e offre un impatto unico al visitatore; attraverso la Porta dell’Orologio, unico accesso si giunge al borgo. Dal borgo si arriva alla cinta intermedia, che separa il borgo dalla Rocca. La Rocca ha una pianta quadrata e un possente torrione. Uscendo dal castello si può passeggiare lungo il Sentiero degli Innamorati, che gira tutto intorno al castello e che permette di ammirare il paesaggio pesarese, con i suoi terreni coltivati e i suoi boschi.

Curiosità: Il castello di Gradara è legato alla storia di Paolo e Francesca, una delle più belle storie d’amore della nostra letteratura. La storia d’amore tra i due amanti è narrata da Dante Alighieri nel canto V dell’inferno, il girone dei lussuriosi.