Osimo nelle Marche misteriose. Il nostro viaggio continua attraverso i luoghi marchigiani più affascinanti. Andiamo ad Osimo, in provincia di Ancona. Le grotte sotto la città, sono un percorso labirintico ricco di simboli alchemici. La città sotterranea di Osimo ospita numerose statue di divinità pagane, mostri, simboli e fa pensare ad un labirinto utilizzato con finalità iniziatiche per i Templari. La città sotterranea, è costituita da 88 grotte che si stendono per 9 kilometri e hanno una disposizione a pettine cioè simmetrica rispetto alla nicchia corrispondente. Le gallerie sono alte 2 metri e 50 e hanno una larghezza di 14o centimetri. Questa è la prova che fanno parte di un progetto ben studiato di costruzione sotterranea. Certamente questi cunicoli sono stati utilizzati nel passato anche per nascondersi o per la fuga o per conservare i cibi. Ma lo scopo primario di queste gallerie labirintiche fu la costruzione di un percorso iniziatico. Per secoli la presenza di queste grotte venne mantenuta segreta. Con la Seconda Guerra Mondiale, molti abitanti si accorsero che c’erano delle gallerie sotto le loro abitazioni e le utilizzarono come rifugio anti-aereo; queste erano collegate ad altre case, erano dislocate su più livelli e raccordate da pozzi circolari che comunicavano anche all’ esterno.
Vediamo alcune delle grotte più suggestive.
Grotta Simonetti: si trova sotto a Palazzo Simonetti, appartenente in origine alla famiglia Sininbaldi, collegata all’ Ordine dei Cavalieri di Malta, cui succedette la famiglia Simonetti. L’ importanza di questa grotta è data dalla presenza di un simbolo molto importante, la triplice cinta detto anche “labirinto”. Questo simbolo si trova spesso negli edifici templari e rappresenta il percorso dell’ iniziato, il numero tre e i tre gradi di iniziazione templare.
Grotta Campana: questa grotta ha molte figure scolpite. Alcuni presumono che siano opera dei Rosacroce. Non ci sono iscrizioni ma solo sculture con figure che richiamano le divinità pagane di Bacco e Mitra.
Grotta Riccioni: qui la galleria conduce ad una stanza preceduta all’entrata da una croce a otto braccia. L’antro ha una pianta a forma di stella a cinque punte. Qui gli iniziati potevano sedersi, sentirsi ma non vedersi in volto.