Cingoli e la sua storia
Cingoli è una cittadina in provincia di Macerata adagiata sulla sommità del Monte Circe a 631 metri sul livello del mare. Per il suo posizionamento viene denominata il “Balcone delle Marche”, da qui infatti, su una bellissima e ampia terrazza delle mura del castello medievale, si può ammirare la maggior parte del territorio marchigiano contornato dal mar Adriatico e dal monte Conero.
Il nome Cingoli, che dà il nome alla città, viene dal termine Cingulum che in latino significa: “qualcosa che cinge”. Infatti la città fin dai primi secoli era stata costruita come a cingere il monte su cui era poggiata. Cingulum fu fondata nel III secolo a.C. occupando la zona dell’attuale Borgo San Lorenzo. La città fu fortificata e restaurata da Tito Labieno, luogotenente di Cesare in Gallia, intorno al 60 a.C. A partire dalla metà del VI secolo si ha notizia di una diocesi cingolana con a capo il Vescovo Sant’ Esuperanzio, che in seguito divenne patrono della città. Dalla seconda metà del secolo XII divenne un libero comune. In età comunale, furono molto fiorenti le attività artigianali, commerciali ed anche artistiche. Nel XVI secolo ci fu un ragguardevole sviluppo economico ed urbanistico e questo portò nel 1725 al ripristino dell’antica cattedra vescovile. Nel 1829 Francesco Saverio Castiglioni, di nobile famiglia cingolana, divenne Papa con il nome di Pio VIII. Fu in seguito annessa al Regno di Sardegna e nel 1861 entrò a far parte del Regno d’Italia seguendone tutte le vicende storiche e politiche.
Cingoli, luoghi storici
Tra i luoghi storici da vedere che caratterizzano Cingoli c’è la Porta Piana: porta d’accesso principale della città, costruita nel 1835 in onore di papa Pio VIII (Francesco Saverio Castiglioni, Cingoli 1761-Roma 1830). Tale nuova struttura venne a sostituire l’antica imponente Porta Montana, che si apriva tra due massicci torrioni, uno solo dei quali sopravvissuto ai lavori ottocenteschi. Altri luoghi sono il Palazzo Castiglioni, importante abitazione patrizia costruita alla fine del secolo XVI, in cui nacque anche nel 1761 Francesco Saverio, il futuro Papa, nel quale sono conservati importanti cimeli. Poi ci sono la Fontana di Maltempo, elegante fontana pubblica rinascimentale, che fu restaurata nella forma attuale nel 1568 per mano della bottega dei Lombardi, allievi del Sansovino, la cui enigmatica simbologia del motivo centrale, in parte mutato nel tempo per restauri successivi, ne fa uno dei più affascinanti e suggestivi esempi di arte rinascimentale cingolana e la Chiesa Collegiata di S. Esuperanzio che é il monumento religioso più importante di Cingoli le cui origini risalgono al 1139, ma l’attuale assetto monumentale, di stile romanico-gotico, é del XIII sec. Infine per ultimi ma non meno importanti, Il Palazzo Comunale in stile rinascimentale che fu innalzato nel 1531 per volere del celebre umanista e filosofo Egidio Canisio, cardinale di Viterbo e governatore perpetuo di Cingoli e Belvedere Balcone delle Marche, all’ombra dello storico albergo “Balcone delle Marche” uno dei più bei punti panoramici della città.