Tappe da non perdere

A pochi chilometri a sud di Ancona si trova il promontorio del Monte Conero, che con il suo profilo inconfondibile segna la riviera marchigiana. In questa zona si incontrano alcune delle spiagge più belle dell’intera regione, e alcune calette raggiungibili solo via mare con collegamenti da Sirolo, Numana e Portonovo. Il monte Conero deve il nome alla parola greca che indicava il corbezzolo (kòmaros), pianta tipica della macchia mediterranea che ancora vi cresce. Oltre alle bellezze naturali vale la pena di visitare alcuni dei centri storici del Conero, lasciando per un giorno il mare e tuffandosi nell’entroterra, tra castelli, rocche, abbazie.

La Baia di Portonovo – Direttamente sulla spiaggia si incontrano il Fortino Napoleonico e Torre Clementina, che ospitò Gabriele D’Annunzio. Il vero capolavoro del piccolo centro è Santa Maria di Portonovo, gioiello architettonico della prima metà dell’IX secolo, in stile romanico, probabilmente fondata da monaci benedettini di origine francese, o normanna, per la tipologia architettonica dell’edificio, quasi unica in Italia e piuttosto frequente in Francia. Abbandonata nel XIV secolo per una frana, fu riaperta al culto negli anni Trenta del Novecento. Si dice che qui passò San Pier Damiani, fondatore dell’ordine dei Padri Camaldolesi e per ricordare l’avvenimento, sono stati incisi nel vestibolo delle chiesa, i versi del Paradiso di Dante che ricordano il santo.

Il gioiello del Conero, Sirolo – Pittoresco borgo affacciato sul mare, Sirolo rimane nel tempo un luogo di grande fascino. La forma di borgo medievale fortificato gli fu conferita dalla famiglia dei Cortesi. Fuori dal centro, verso Numana, sorge Villa Vetta Marina, nel luogo in cui San Francesco fondò personalmente un monastero. La leggenda vuole che gli olmi che tutt’oggi si trovano davanti alla cappelletta siano stati piantati dal santo, che avrebbe anche predetto la futura fondazione della Basilica di Loreto.

La signora del Conero, Numana – Divisa tra i due centri di Numana Alta e Numana Bassa, purtroppo non conserva un cuore antico, distrutto progressivamente da ripetuti terremoti. Ma nella Chiesa del SS. Sacramento rimane un bel crocifisso ligneo datato intorno al XIII secolo, ritenuto miracoloso e secondo la leggenda scolpito dalle mani dei santi Luca e Nicodemo. Sulla stessa piazza si trovano il Palazzo Vescovile, antica residenza estiva dei vescovi di Ancona, e l’Antiquarium, con i numerosi reperti archeologici risalenti al Neolitico, raccolti nella zona tra Numana e Sirolo in una serie di campagne di scavo che hanno ristabilito l’importanza della zona in epoca preistorica e ricostruito molti aspetti della vita dei Piceni.

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