Camerano, borgo incastonato tra le colline dolci ed armoniose nella Riviera del Conero, baciate dal sole e ravvivate dalla brezza marina costituiscono l´ambiente in cui il vino Rosso Conero trova la sua migliore espressione. Ogni anno, nel mese di settembre in un susseguirsi di degustazioni, canti e balli, le vie di Camerano si animano nei festeggiamenti che hanno come protagonista proprio il Rosso Conero nell´omonima festa. Sotto questo borgo marchigiano si estende un dedalo di grotte, esplorate solo in parte, perché ogni tanto emergono sempre un nuovi cunicoli. Percorrendo le vie della città, si cammina sopra stanze sotterranee, ipogei, templi, gallerie ramificate anche su più livelli e comunicanti tra loro, scavati nell’arenaria e utilizzati in diverse epoche per funzioni abitative, difensive, alimentari, rituali. Le esplorazioni, le interpretazioni effettuate e i percorsi turistici, che hanno reso queste grotte oggi fruibili, hanno svelato la presenza in quasi tutti gli ambienti di abbellimenti architettonici, bassorilievi e particolari decorativi che poco si addicono a cave arenarie o a semplici locali di deposito: volte a cupola, a vela, a botte, sale circolari e colonne particolare gusto architettonico, decorazioni con fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi costituiscono una delle costanti dell’intero percorso. Una prima spiegazione che viene data è sempre quella funzionale, essendo gli ipogei stati utilizzati come magazzini e ambienti difensivi, ma esistono veri e propri templi sotterranei, che fanno decadere questo impiego esclusivo. Apparent
emente sembrano collocarsi in punti casuali, ma diversi ipogei si trovano sotto luoghi molto precisi, come nel caso dell’incredibile chiesa sotterranea di Grotta Ricotti che era collegata a Sant’Apollinare, esempio di perfetta simbiosi tra borgo di superficie e città sotterranea. Secondo tradizioni orali le grotte “ci sono sempre state” e vennero ben sfruttate durante la seconda guerra mondiale come rifugio. Inconsapevolmente, vivendo al loro interno furono riscoperte le proprie oscure origini. Si viveva nel sottosuolo transitando nelle gallerie allo stesso modo in cui si percorrevano le vie del paese, anche perché sottoterra si poteva raggiungere con facilità ogni angolo del paese (come del resto facciamo prendendo la metropolitana). La visita alle grottge costituisce un percorso assolutamente originale per ripercorrere, in un ambiente quasi fiabesco e ricco di fascino, una Camerano segreta in cui trovano concretezza storia e leggenda.
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