Le Marche sono ricchi di tesori da scoprire. Alcuni di questi sono gli eremi rupestri, ricchi di storia e mistero. Il prossimo 22 Settembre si terrà un’escursione proprio all’ eremo della Madonna del Sasso e all’Abbazia di San Benedetto, per conoscere i luoghi di culto della montagna e i prodotti tipici del territorio.

Nell’antichità i religiosi amavano scegliere luoghi silenziosi e appartati, immersi nella natura, dover passare la propria vita all’insegna della preghiera. Solitamente erano luoghi posti sulle montagne, lontani dalla civiltà e difficilmente attaccabili.

Eremo della Madonna del Sasso – La storia

Nell’alta valle del Chienti si trova quest’eremo o piccolo santuario, rannicchiato vicino al monte Fiungo, a fianco del quale è stato costruito.

La chiesetta ospitò alcune religiose francescane e faceva parte di un sistema di sette monasteri. Ma pare che fu costruita per diventare il romitorio dei monaci della vicina Abbazia di San Benedetto, i cui resti sorgono a poca distanza.

Proprio grazie alla sua posizione, è sempre rimasta al riparo dal passaggio delle truppe e dei pellegrini che transitavano.

L’ eremo della Madonna del Sasso è sempre chiuso, ma dalla finestra si possono sbirciare due affreschi risalenti al ‘500: “La Madonna col bambino” e “La Crocefissione”.  Nella parete davanti all’ingresso è poi inoltre il primitivo romitorio, diventato ossario e chiuso all’interno della pietra da una grata.

Il 7 Novembre del 1928 fu restaurato l’affresco della Madonna del Sasso e, probabilmente in questa occasione, su costruito l’altare.

La leggenda narra che all’interno del santuario si nascondesse l’ingresso del tempio della Sibilla Cimaria, ma ad oggi non si hanno notizie in merito.

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